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Diplomazia economica

Negli ultimi anni la Costa d’Avorio ha registrato una crescita tra le più sostenute al mondo nonostante la pandemia ne abbia  determinato una battuta di arresto riducendo a solo +1,8% il tasso di espansione del PIL nel 2020. Tra i settori economici del Paese più duramente colpiti si annoverano quello minerario, del legname e degli idrocarburi.

Nel 2021 l’economia ivoriana ha evidenziato una forte ripresa vantando una crescita del 6,2% dovuta principalmente ai settori dell’agricoltura e dell’edilizia. Sulla base di un trend di mercato così incoraggiante si stima che anche nel 2022 la crescita del PIL possa attestarsi attorno al 6,5%.

Il settore delle costruzioni unitamente ad un ambizioso incremento degli investimenti pubblici hanno fatto da traino all’economia
locale nell’ultimo biennio: per quanto riguarda le politiche per lo sviluppo del Paese, il governo locale ha lanciato il Piano Nazionale di Sviluppo (PND) 2021 -2025 con lo scopo di sostenere la crescita economica ed accelerare la trasformazione strutturale dell’economia ivoriana attraverso l’industrializzazione, lo sviluppo del capitale umano e il rafforzamento della governance.

Il nostro Paese ha contribuito attivamente al processo di sviluppo della Costa d’Avorio attraverso una costante presenza  imprenditoriale che opera soprattutto nel settore agroalimentare, del legname, dei trasporti marittimi, delle infrastrutture e, in passato, del turismo. Oltre a numerose PMI, tra le imprese italiane di maggiore rilievo troviamo Airone S.p.A., società
industriale che opera nel settore delle conserve ittiche e alimentari, Ignazio Messina & C., MSC e Grimaldi, tre realtà operanti nel settore del trasporto marittimo ed infine ENI, che nel settembre 2021 ha effettuato la scoperta di un giacimento a 60 Km dal confine con il Ghana, con un potenziale di 1,5-2 miliardi di barili al giorno di greggio e un’estensione di 250 Km2 e che potrebbe essere già operativo a partire da fine 2023.

Nonostante alcuni anni di deficit, gli scambi commerciali tra Italia e Costa d’Avorio registrano uno stabile equilibrio: la Costa d’Avorio è
il 4° Paese dell’Africa sub Sahariana per interscambio bilaterale con l’Italia (è 3° per volume di export e 8° per import). I prodotti maggiormente importati in Italia dalla Costa d’Avorio appartengono al settore agroalimentare e minerario mentre tra i prodotti italiani più esportati in Costa d’Avorio figurano macchinari, autoveicoli e rimorchi. L’interesse ivoriano verso l’inserimento
di tecnologie produttive italiane non stupisce e nasce dalla necessità di fornire ai propri prodotti da esportare quel valore aggiunto che solo il know how italiano è in grado di offrire. Nel Paese sussistono realtà molto interessanti in questo senso, come ad esempio
nella filiera della lavorazione dell’anacardo e della frutta tropicale dove esistono già realtà che utilizzano prodotti industriali italiani nei propri sistemi di
tracciabilità.

Il volume di mercato dell’Italia nell’import ivoriano è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi anni assestandosi intorno al 2%. Il
settore dei macchinari industriali rappresenta la prima voce di esportazione e in alcuni ambiti l’Italia si posiziona ai vertici del mercato: è il primo fornitore di macchinari per packaging e imbottigliamento, e secondo solo agli olandesi nella fornitura di macchinari per la fabbricazione di alimenti e bevande. Le potenzialità di sviluppo nel settore manifatturiero locale potranno pertanto offrire nuove opportunità alle nostre imprese. La Costa d’Avorio si presenta come uno dei mercati più interessanti del West Africa anche nel commercio di beni di consumo, grazie ad una maggiore penetrazione di modelli d’impiego favorevoli al Made in Italy.

 

 Opportunità per gli investitori italiani

La Costa d’Avorio presenta un ambiente favorevole agli affari, con l’Unione Europea quale principale partner commerciale ivoriano; esistono spazi per le imprese italiane, soprattutto nei settori energetico e agro-alimentare (il paese è tra i primi produttori al mondo di quasi tutte le coltivazioni ad alto impatto industriale – cacao, caffe, olio di palma, caucciù e anacardo) settori considerati prioritari dal governo ivoriano e al centro degli interventi di cooperazione promossi anche in ambito UE. La Costa d’Avorio rappresenta un importante punto di partenza per la penetrazione nei paesi dell’Africa Occidentale.

Nel settembre 2022, in occasione della visita del Presidente Ouattara in Italia, è stato realizzato un forum economico della Costa d’Avorio a Roma che ha visto numerosi contatti tra le imprese dei due Paesi.

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