Dotato di grandi risorse naturali (energetiche, agricole, forestali e minerarie), il Paese è il primo produttore mondiale di cacao e il terzo di caffè. Questi prodotti rappresentano il 40% delle entrate da esportazione e il 20% del PIL.
Diffuse sono le coltivazioni di palma da olio, noci, anacardi, banane, mango, ananas, cotone. Per il consumo locale si coltivano igname, manioca, riso e mais.
Le foreste forniscono legname da ebanisteria, soprattutto mogano. Sono inoltre presenti piantagioni di caucciù presso Ona e Dabou.
La pesca, praticata soprattutto da flotte straniere, rappresenta un altro settore rilevante. Abidjan è il maggiore centro di pesca del tonno di tutta l’Africa.
Le risorse minerarie si compongono di giacimenti di diamanti (a Tortiya, Séguéla), di petrolio e gas naturale (a Bélier, Espoir), di ferro (a Bangolo), di nichel (a Sipilou), di bauxite e oro (ad Aniuri-Asupiri, Issia, Ity).
Il settore industriale comprende fabbriche di cemento (ad Abidjan, San Pedro), impianti tessili (a Bouaké, Abidjan, Dimbokro), del legno (a Bassam, Abidjan), dello zucchero (a Ferkéssédougou, Katiola, Sérebou, Zuénoula), del tabacco e chimici (insetticidi, coloranti).
Il settore petrolifero ha acquisito maggiore importanza negli ultimi anni, attraendo l’interesse e la presenza di grandi imprese nel Paese, come Eni, Anadarko, Exxon Mobil, Ophir Energy.
Nel settore dei trasporti e della logistica, il Porto di Abidjan riveste un ruolo di fondamentale importanza in Africa Occidentale – con un traffico annuale di movimento merci al di sopra di 21 milioni di tonnellate – mentre quello di San Pedro costituisce il punto di sbocco per le regioni di produzione di cacao e caffè.
Il settore delle telecomunicazioni è in continua espansione in tutto il Paese, con un tasso di crescita del 9,7% nel 2016. Grazie all’ingresso di nuovi operatori e alla riduzione delle tariffe, si è assistito ad un aumento del consumo interno relativo alle nuove tecnologie di connessione.
La moneta utilizzata è il Franco CFA, utilizzato insieme ad altri 7 paesi che hanno dato vita all’UEMOA (Union Economique et Monetaire Ouest Africaine). Il Franco CFA è emesso dalla BCEAO (Banque Centrale des Etats de l’Afrique de l’Ouest). Il tasso di cambio rispetto
all’ euro è fisso, mentre la piena convertibilità con l’euro è garantita dal Tesoro francese.
Quadro Macroeconomico
La progressiva stabilizzazione del quadro politico sta contribuendo alla crescita dei principali indicatori macro-economici, in linea con le positive performance che interessano numerose economie dell’area.
Il presidente Ouattara si è fatto promotore di una nuova strategia economica volta a rilanciare lo sviluppo economico del paese e a condurre la Costa d’Avorio nel novero dei “paesi emergenti” entro il 2020. In linea con questa visione strategica, è stato adottato un primo Piano Nazionale di Sviluppo per il periodo 2012-2015, attraverso il quale sono state attuate importanti riforme strutturali e settoriali, che hanno permesso di accrescere la produttività e la competitività dell’economia e di migliorare notevolmente l’ambiente degli affari, aumentando in maniera rilevante l’attrattività del Paese per gli investimenti diretti esteri.
Per continuare a sostenere e promuovere lo sviluppo del Paese, nel dicembre 2015 il Governo ha adottato il II Piano Nazionale di Sviluppo 2016-2020. Esso prevede la realizzazione di una serie di riforme strutturali e settoriali, in continuità con quelle già messe in atto, per un ammontare complessivo di investimenti pari a 44,8 miliardi di euro.
La vera sfida per il Paese sarà quella di riuscire ad inscrivere questa crescita esponenziale in un contesto stabile e duraturo e di riuscire ad estendere il suo impatto anche nelle zone rurali, riducendo in maniera significativa la povertà e garantendo un migliore accesso ai servizi di base anche alle fasce più povere della popolazione.
La Costa d’Avorio è tra i membri fondatori dell’UEMOA e della CEDEAO, organizzazioni a livello regionale che prevedono forme di libero scambio differenziate sulla base dei prodotti e dell’impiego dei fattori della produzione locale. Sin dall’elezione di Ouattara alla Presidenza della Repubblica, la Costa d’Avorio ha manifestato grandi aperture verso gli investimenti esteri diretti e la promozione del commercio internazionale, considerati come i principali motori della crescita economica del Paese. Gli IDE sono considerati dall’attuale governo il primo pilastro per la crescita e la prosperità.
Il Centre de Promotion des Investissement en Côte d’Ivoire (http://www.cepici.gouv.ci/), istituito per favorire la ripresa delle attività
economiche, rappresenta il tentativo di facilitare la crescita della presenza imprenditoriale nel paese, offrendosi quale sportello unico per l’espletamento di tutte le procedure burocratiche legate alle attività imprenditoriali e quale catalizzatore di tutte le opportunità commerciali e industriali presenti in Costa d’Avorio.
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito del Partenariat Public Privé www.ccesp.ci
PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI
Secondo i dati pubblicati dall’Economist Intelligence Unit, il tasso di crescita del PIL ha raggiunto il 9,2% nel 2015, in corrispondenza con il periodo di forte espansione economica che ha caratterizzato il triennio 2013-2015, poi è sceso e si è mantenuto intorno al +6% nel 2016-2017.
Per il 2018 è previsto un tasso di crescita del PIL del 6,6%, (di poco maggiore rispetto al tasso di crescita del 6,4% stimato per il
2017), supportato dalle riforme strutturali, dal miglioramento delle infrastrutture e dagli investimenti privati in diversi settori (agricolo, manifatturiero, servizi).
In base ai dati riportati nella tabella, si evince che la popolazione è in continuo e rapido aumento e raggiungerà le cifra di circa 24,9 milioni di abitanti entro la fine del 2018.
L’elevata incidenza del debito pubblico sul PIL costituisce un impedimento al rispetto dei parametri fissati dal Fondo Monetario Internazionale e non consente al governo di ottenere tutti i finanziamenti disponibili per la realizzazione dei programmi contenuti nel II Piano Nazionale di Sviluppo.